In questi giorni leggiamo la notizia che l’Organizzazione Mondiale della Sanità potrebbe annunciare nei prossimi mesi la dichiarazione di fine Pheic (emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale) e della pandemia.
Per molti il periodo è già terminato e si percepisce negli sguardi e parole il desiderio di chiudere il capitolo e non parlarne più. Tendiamo a voler dimenticare per stanchezza e fatica. Comprensibile certo ma non si possono cancellare tre anni drammatici che hanno lasciato segni e prodotto cambiamenti a livello individuale, sociale e organizzativo. Almeno non prima di essersi riuniti “intorno ad un tavolo” per condividere le lezioni imparate da questa esperienza, questa è la strada per il miglioramento continuo nella gestione di incidenti, emergenze e disastri a livello pubblico e privato.
La nostra società ha affrontato e affronta continuamente crisi di vario tipo, come disastri naturali, guerre, recessioni economiche e pandemie. Tuttavia, nonostante la gravità degli eventi e delle conseguenze, queste esperienze portano con loro preziose lezioni che contribuiscono a modellare il nostro futuro.
Quali sono le lezioni imparate?
- Importanza della rilevazione degli “early signals”, della preparazione e della risposta rapida:
è fondamentale avere piani di emergenza adeguati e flessibili e soprattutto avere persone formate e preparate per rispondere alle numerose emergenze che si possono verificare. È fondamentale dedicare tempo per l’aggiornamento dei nostri piani e per l’allenamento continuo delle persone.
- Il valore degli scenari futuri:
nei momenti di grande incertezza diventa fondamentale sapere ragionare e prendere decisioni in base all’esito di scenari “worst case” e “best case”. Immaginare consente di allenarsi anche in momenti particolarmente complessi.
- Collaborazione globale:
le crisi, in particolare quelle di natura globale come la pandemia COVID-19, ci hanno insegnato l’importanza della collaborazione tra nazioni e istituzioni. Abbiamo visto come la cooperazione internazionale possa accelerare lo sviluppo di soluzioni per risolvere problemi urgenti e complessi.
- Dialogo e collaborazione interfunzionale:
durante la pandemia in molte organizzazioni hanno funzionato comitati e crisis team che hanno condiviso analisi, decisioni e alleviato fatiche individuali nei diversi momenti della lunga gestione dell’emergenza. La condivisione di informazioni, risorse e competenze ha aiutato a trovare soluzioni al momento complesso.
- Comunicazione chiara e trasparente:
la comunicazione accurata e tempestiva da parte nelle aziende è cruciale per informare le persone. Le persone hanno una forte intolleranza all’incertezza e necessitano di un punto di riferimento per l’aggiornamento preciso e affidabile. È un dovere etico e una grande responsabilità. - Il valore della tecnologia:
la crisi ha anche messo in evidenza l’importanza della tecnologia nel nostro mondo in continua evoluzione. Abbiamo assistito a una rapida transizione verso il lavoro e l’apprendimento a distanza, sottolineando l’importanza di infrastrutture tecnologiche solide, accessibili e sicure. La tecnologia ha dimostrato di essere uno strumento cruciale per superare le difficoltà e migliorare la nostra capacità di adattarci alle nuove situazioni. - Riconsiderare le priorità e i valori:
la pandemia ha portato molte persone a rivalutare le proprie priorità e valori, mettendo in evidenza l’importanza della salute, della famiglia e del sostegno sociale. E’ importante costruire nuove mappe dei valori condivisi nelle proprie organizzazioni per fare in modo che le persone si ritrovino unite portando valore per la crescita dell’azienda.
- Salute mentale e benessere:
la pandemia ha messo in evidenza l’importanza di prestare attenzione alla salute mentale e al benessere delle persone, poiché l’isolamento sociale, l’incertezza e lo stress hanno avuto e avranno un impatto significativo sulla vita di molti. E’ fondamentale dedicare spazi alle persone della propria organizzazione per progetti di prevenzione e benessere in cui si condividano strategie pratiche monitorando risultati e benefici.
- Resilienza e adattabilità:
una delle lezioni fondamentali che abbiamo appreso è l’importanza della resilienza e dell’adattabilità. Quando siamo messi alla prova da eventi avversi che giungono all’improvviso, siamo costretti a trovare soluzioni innovative e ad adattarci alle nuove circostanze. Questo ci ha aiutato a sviluppare una maggiore resilienza come individui e come comunità, rendendoci più preparati a gestire sfide future.
- Empatia e solidarietà:
infine, le crisi ci hanno insegnato l’importanza dell’empatia e della solidarietà. Abbiamo visto come il sostegno reciproco e la comprensione delle difficoltà altrui possano aiutarci a superare i momenti più difficili. Queste esperienze hanno rafforzato i nostri legami e ci hanno ricordato l’importanza di prendersi cura gli uni degli altri.
In conclusione, il periodo che abbiamo affrontato ha plasmato il nostro mondo in modi inimmaginabili. Tuttavia, le lezioni imparate ci hanno reso più forti e più saggi, preparandoci meglio ad affrontare eventuali difficoltà future. È importante che continuiamo a imparare da queste esperienze e che utilizziamo queste conoscenze per costruire un futuro più sicuro, sostenibile e collaborativo per tutti.
Mentre continuiamo a navigare nel nostro mondo in continua evoluzione dobbiamo far tesoro dell’esperienza per crescere e migliorare, sia a livello individuale che collettivo. Mantenendo un atteggiamento di apprendimento e adattamento, possiamo trasformare le sfide in opportunità e costruire un futuro migliore per noi stessi e per le generazioni di domani.
Insieme possiamo impegnarci per migliorare e plasmare un futuro sempre più resiliente e sostenibile.
di Paola Guerra,
Presidente ASIS International – Italy Chapter