Di Andrea Zanchini
Nel film “Il ritorno della Pantera Rosa” del 1975, l’inestimabile diamante Pink Panther viene nascosto da Lady Litton all’interno di un barattolo di crema per le mani, che viene definito “più sicuro della cassaforte di un hotel”.
30 anni dopo, nel 2005, la gioielleria Graff in Bond Street a Londra viene rapinata da due individui che, agendo con grande precisione e organizzazione, si introducono nel negozio e in 3 minuti riescono a sottrarre 47 gioielli di elevato valore. In pochi giorni Scotland Yard riesce a rintracciare un complice coinvolto nella ricettazione dei valori rubati: durante la perquisizione del suo appartamento, uno degli anelli sottratti a Graff viene trovato proprio all’interno di un barattolo di crema per le mani.
Dall’analogia con il film nasce dunque il mito dei “Pink Panthers”, termine coniato dai media per identificare un gruppo di rapinatori, provenienti principalmente dall’Est Europa, che negli ultimi 20 anni si è reso protagonista di circa 120 rapine in diversi Paesi del mondo, per un bottino stimato di 500 milioni di dollari. I colpi attribuiti ai Pink Panthers sono caratterizzati un’estrema rapidità nello svolgimento (50 secondi, in alcuni casi), da una grande precisione nella pianificazione e dall’uso della violenza.
Diverse indagini a seguito di rapine in Italie e all’estero hanno dimostrato come le attività di preparazione di un colpo possano durare anche diversi mesi. Prima di colpire, i Pink Panthers studiano attentamente l’obiettivo tramite sopralluoghi esterni durante l’orario di apertura e chiusura delle Boutique, oltre a inviare all’interno complici che spesso indossano travestimenti per individuare le vulnerabilità nella sicurezza attiva e passiva dei negozi.
Altra caratteristica è l’utilizzo di strumenti creati ad-hoc per penetrare attraverso i vetri blindati delle vetrine, come ad esempio mazze con punte in acciaio saldate all’estremità. Questi attrezzi permettono di colpire usando la tecnica smash-and-grab, che consiste nello sfondare una vetrina ed afferrare in pochi secondi tutti i valori esposti per poi darsi immediatamente alla fuga. L’alternativa a questo modus operandi consiste nell’entrare in Boutique impugnando un’arma e, dopo aver rapidamente immobilizzato il personale, prendere i pezzi reputati di maggior valore per poi darsi alla fuga in tempi brevi.
Uno dei colpi più recenti è avvenuto nel 2022 presso la European Fine Art Fair di Maastricht, dove un gruppo di 5 persone riconducibili al gruppo dei Pink Panthers si è introdotto dentro la mostra di giorno, durante l’apertura al pubblico, portando con sé armi e un grande martello. Dopo aver sfondato alcune vetrine interne ed essersi appropriati di gioielli del valore di decine di milioni di euro, il gruppo si è dato alla fuga utilizzando scooter elettrici.
Diverse sono le rapine attribuite ai Pink Panthers in Italia, principalmente nella città di Milano e più precisamente nel Quadrilatero della Moda, dove hanno colpito diverse gioiellerie e negozi di orologeria. Le indagini delle Forze dell’Ordine hanno dimostrato come l’Italia sia usata come base logistica per accedere all’Europa occidentale dai Balcani, come testimoniato dall’arresto a Milano nel 2022 da parte della Polizia di Stato di 3 soggetti ricercati per numerosi colpi attribuiti proprio ai Pink Panthers.
Per approfondire:
Dutch Police Are Closing In on the So-Called ‘Pink Panther Gang’ Behind the Astonishing Daytime Diamond Heist at TEFAF Maastricht
https://news.artnet.com/art-world/police-name-pink-panther-gang-tefaf-heist-suspects-2265612
Fenomenologia dei Pink Panthers
https://www.qcodemag.it/archivio2018-22/mondo/europa/fenomenologia-dei-pink-panthers/
The Pink Panthers A tale of diamonds, thieves, and the Balkans.
https://www.newyorker.com/magazine/2010/04/12/the-pink-panthers
Milano: rapine in gioielleria, presi 3 Pink Panthers
https://www.poliziadistato.it/articolo/milano-rapine-in-gioielleria-presi-3-pink-panthers
Inside the world of the Pink Panther gang linked to Kim Kardashian heist (video, 18 minuti):