La sicurezza della catena logistica è stata emessa a dura prova durante l’emergenza sanitaria connessa alla pandemia da COVID-19, al punto che molti osservatori l’hanno individuato come una delle vittime principali delle restrizioni finalizzate a contenere il contagio.
La pandemia ha infatti costretto aziende ed interi settori industriali a rimodulare e trasformare il proprio modello di supply chain.
Secondo un’indagine condotta tra le aziende inserite nel “Fortune 1000”, è emerso che il 94% ha registrato interruzioni nel processo di supply chain, il 75% ha avuto impatto negativo o fortemente negativo sul business, il 55% ha previsto o prevede un notevole calo nelle vendite.
Tale impatto è stato ancora più devastante per le PMI, all’interno delle quali i principi di security, risk management e business continuity non erano ancora stati adeguatamente assimilati.
La necessità di rimodulare il processo di ritiro diretto delle materie prime dai fornitori e l’introduzione di modalità di trasporto alternative per la consegna ai clienti, oltre all’aumento dei controlli alle frontiere, hanno imposto modifiche degli standard che, a volte, sono avvenute a discapito della security.
La Pandemia ha costretto aziende ed interi settori a prendere coscienza della vulnerabilità che ne hanno causato la disruption, prima fra tutte la dipendenza dalla Cina in termini di approvvigionamento di materie prime e prodotti finiti
Questo nonostante autorevoli Istituzioni come il WORLD ECONOMIC FORUM avesse individuato proprio nella supply chain disruprtion una dei maggiori pericoli da tenere sotto controllo.
La gestione della sicurezza della catena di fornitura è collegata a molti altri aspetti della gestione del business.
Le Aziende, di piccole, medie e grandi dimensioni, si vedono pertanto costrette ad adottare un sistema di individuazione, analisi e gestione dei rischi che sia in linea con standard internazionalmente riconosciuti come la norma ISO 28000:2007, sviluppata proprio per rispondere alla richiesta di uno standard di riferimento per la gestione della security specifico per la supply chain.
I requisiti della ISO 28000 coprono tutti gli aspetti più critici lungo la catena di fornitura, sia quelli finanziari che quelli operativi connessi al flusso delle informazioni ed al flusso fisico delle merci (produzione, imballo/confezionamento, stoccaggio, movimentazione, trasporto, ecc.), includendo anche i rischi di frode e contraffazione delle merci.
Accanto alla norma richiamata, le Aziende hanno altresì la possibilità di diventare membri TAPA ed ottenere la certificazione che l’Associazione rilascia per le diverse tipologie di aree logistiche.
TAPA (Transported asset protection association), fondata nel 1997 come associazione industriale senza scopo di lucro per aiutare i produttori/spedizionieri e i loro fornitori di servizi logistici a ridurre al minimo le perdite delle loro catene di fornitura derivanti dai furti di merci è l’associazione di riferimento a livello mondiale per la certificazione delle procedure di sicurezza in tutta la filiera del trasporto merci.
Oggi, l’associazione fornisce una serie di standard industriali, formazione, informazioni sugli incidenti, pianificazione dei percorsi e strumenti e opportunità di networking che vengono utilizzati dalle aziende associate come parte dei loro programmi interni di sicurezza della catena di fornitura per gestire il rischio e ottimizzare la prevenzione delle perdite.
L’attenzione globale sull’importanza della resilienza della catena di approvvigionamento per le economie nazionali, le imprese e i consumatori ha contribuito ad aumentare l’importanza dell’adesione a TAPA .Questo anche a causa del significativo aumento della criminalità nel trasporto merci – spesso facilitata da gruppi di criminalità organizzata – e il semplice fatto che, oggi, praticamente tutti i tipi di prodotti sono presi di mira dai ladri di merci.
Uno studio del Parlamento europeo ha evidenziato che il “cargo crime”, nella sola Europa costa alle imprese più di 8,2 miliardi di euro all’anno.
I dati riportati da TAPA nel 2020 hanno mostrato che i furti di merci hanno avuto luogo in 56 paesi nella sola regione EMEA e una perdita media per i principali crimini di carico di 529.348 euro.
Sono oltre 700 le aziende membri di TAPA compresi marchi leader di una moltitudine di settori produttivi e i loro partner logistici. L’associazione comprende anche assicuratori, forze dell’ordine, fornitori di servizi di sicurezza, operatori di parcheggi, partner associati e consulenti.
TAPA offre tre standard di settore e programmi di certificazione, che vengono rivisti e aggiornati ogni tre anni per garantire che siano il più possibile validi ed efficienti e adatti allo scopo di fornire protezione contro i rischi attuali ed emergenti. Le norme sono:
- FSR (Facility Security Requirements, requisiti per la sicurezza Di magazzini e depositi);
- TSR (Trucking Security Requirements, requisiti di sicurezza per il trasporto);
- TACSS (Tapa Air Cargo Security Standards, requisiti di sicurezza per la logistica nelle aree aereoportuali);
- PSR (Parking Security Requirements, requisiti di sicurezza relativi alle aree di parcheggio sicure
In TAPA assume molta importanza anche la raccolta dei dati sugli incidenti che avviene tramite il sistema IIS che condivide informazioni sulle perdite di carico per aiutare i membri a capire quando e dove si verificano i furti, Il modus operandi utilizzato dai criminali ed I tipi di prodotti presi di mira
IL sistema IIS di TAPA include anche il “Secure Parking Online Tool” che aiuta a pianificare percorsi di trasporto sicuri, mostrando sia lo storico degli assalti contro il carico registrati su percorsi specifici che le posizioni dei siti di parcheggio sicuro. L’IIS fornisce avvisi di incidenti, rapporti e analisi mensili, trimestrali e annuali, ed è anche un database consultabile dai membri.
Il 25.11.2013 a Milano, sulla base delle indicazioni e del volere dei membri del Board of Directors di TAPA EMEA, è stato costituito il TAPA Working Group Italy con i seguenti obiettivi:
- Ridurre i crimini nella catena logistica con l’adozione degli standard ed aumentare la trasparenza nel flusso informativo;
- Stabilire un collegamento con il settore pubblico, ed in particolare con le Forze di Polizia e con gli Organi di Governo competenti;
- Diffondere il sistema IIS;
- Offrire formazione ed istruzione in Italiano e traduzione degli standards.
Nel settore della logistica, dello stoccaggio e del trasporto delle merci, la sicurezza e integrità dei beni deve essere mantenuta per tutta la catena di approvvigionamento al fine di soddisfare gli obiettivi di business e garantire la fornitura di prodotti di qualità ai consumatori.
Al fine di garantire che prodotti di qualità superiore siano consegnati ai consumatori, devono essere attuati severi controlli in ogni punto della catena distributiva. Ridurre al minimo i rischi per le attività ed i processi logistici richiede un diligente ed efficace coordinamento.
I Security managers, ed in particolare coloro che operano in ambito TAPA, devono essere qualificati per gestire al meglio la supply chain e le esigenze di protezione e tutela dei beni.
Combinando le persone giuste, processi e tecnologia e con un equilibrato sistema di sicurezza caratterizzato da supervisione e responsabilità, si garantisce che la sicurezza non sia mai compromessa.