Alessandro Lega apre i lavori e tramite le parole di Alessandro Benetton spiega che le emozioni sono un’arma fondamentale per un imprenditore. Le emozioni sono contagiose: l’attività di un imprenditore non esiste senza i rapporti umani, e le relazioni sono la base di un’azienda sana. Serve un’intelligenza diversa, come spiegano le parole di Rabindranath Tagore: “una mente tutta logica è come un coltello tutto lama. Fa sanguinare la mano che lo usa”.
Interviene in seguito la Professoressa Tiziana Casciaro, presentando il suo libro “Tu sei il potere”, con la domanda: “cosa significa potere?” È la capacità di influenzare il comportamento degli altri.
E, quindi, cosa si può fare con un’arma come il potere?
In un mondo VUCA, molti leader scelgono di imporre il silenzio. Vengono citati due casi: Elon Musk e Li Wenliang, il medico cinese che cercò di suonare l’allarme sul nuovo Coronavirus. Questo metodo di leadership funziona ancora? Certamente no.
Per essere leader, occorre sapere a cosa dà valore la gente. Quando si pensa alla risorsa che influenza il prossimo, il denaro è solitamente messo al primo posto. La storia straordinaria di Lia Grimanis, fondatrice e CEO di Up With Women, fondazione che si occupa di aiutare le donne senzatetto e a rischio a ricostruirsi una vita, ci dimostra che la chiave del successo non è avere potere per sé, ma dare potere a qualcun altro.
La chiave è comprendere profondamente i bisogni degli uomini: i due primari sono sicurezza e autostima. Ogni essere umano vuole sentirsi al sicuro, protetto da potenziali danni.
Dalla tavola rotonda cosa emerge?
Un messaggio chiave di Francesco Ceccarelli è che, dalla pandemia ci è sempre più chiaro che nessuno può farcela da solo: non si parla più dell’”io”, ma del “noi”. Saper ascoltare le persone è una leva fondamentale. Dobbiamo capire cosa vogliono, non solo quali sono i bisogni primari, ma anche come li interpretano. Abbiamo imparato che l’elemento dell’ascolto, il potersi esprimere, il trovarsi in una situazione di benessere dove l’autostima possa fiorire è ciò che permette di affrontare il mondo VUCA.
Gianluca Gaias evidenzia che non esiste la leadership senza il potere, inteso anche come potere formale. Oggi, dobbiamo approdare a un potere evolutivo: non solo incarnare il potere formale, ma anche rappresentare un’opportunità per dare gli strumenti ad altri affinché possano realizzare se stessi. Il fine ultimo è poter rendere un’organizzazione stabile, anche senza la tua presenza.
Francesco Zio sottolinea che, in ottica di leadership, se si vince, si vince sempre in gruppo. Deve esistere un sistema di deleghe, premiante per le persone, che faccia sì che esse possano esprimere le proprie idee, e dare il proprio contributo. Ognuno è una parte importante del tutto.
In chiusura, la Professoressa Casciaro ha sottolineato che un’altra faccia del potere, ovvero che esso corrompe, e lo fa attraverso la superbia e l’egocentrismo, i quali tendono a diminuire la performance. La soluzione? Empatia e umiltà.
Più il mondo è complesso e interdipendente, più la leadership deve basarsi sul potere condiviso. Ci sono circostanze adatte per il potere accentrato, ma a lungo termine esso tende a smettere di funzionare. Tocca a noi diventare persone mature, uscire dall’insicurezza e sapere che non si ha bisogno di tenere tutto sotto controllo, ma ci si può affidare ad altri e raggiungere una soluzione ottimale. Condividere il potere è un segno di forza, e non di debolezza.
In conclusione, Paola Guerra augura che questo non sia un momento di chiusura, ma diventi un primo passo verso un 2023 di crescita insieme.
di Segreteria