La sicurezza aziendale trascende la semplice protezione fisica degli asset. È un impegno collettivo verso il benessere di ogni individuo al di fuori del perimetro dell’azienda.
Nel campo della sicurezza è in corso una trasformazione significativa, che evolve dalle tradizionali strategie focalizzate sull’azienda verso un approccio più inclusivo e collettivo. Questa evoluzione riflette il panorama in evoluzione delle minacce e delle sfide che società e imprese si trovano ad affrontare. Il concetto di sicurezza, un tempo limitato alla salvaguardia dei beni fisici e della proprietà intellettuale, in questa fase di transizione strutturale, legata ai cambiamenti geopolitici e sociali di impatto globale, si sta inevitabilmente espandendo per includere problematiche in passato considerate marginali.
L’emergere di sfide globali come le minacce alla sicurezza informatica, il cambiamento climatico e le pandemie ha evidenziato i limiti delle misure di sicurezza intese in senso stretto. I nuovi paradigmi della sicurezza trascendono i confini nazionali e i perimetri aziendali, richiedendo una risposta più collaborativa che sfrutti i punti di forza e le risorse delle diverse parti interessate.
La tendenza che si sta palesando da più parti verso una sicurezza collettiva rappresenta non solo una necessità strategica ma anche un percorso obbligato per rispondere efficacemente ai cambiamenti di contesto che stanno alterando equilibri geopolitici, economici e tipologici delle minacce.
Le cause dei mutamenti in corso sono molteplici e complesse, richiedendo un ampliamento della visione nel mondo della sicurezza, che ora riconosce il benessere degli individui e delle comunità come elementi da proteggere, integrandoli in un ecosistema globale.
Con l’aumento delle variabili connesse ad eventi di ampio spettro e alto impatto, l’incertezza che ne deriva è destinata a diventare sempre più pervasiva, spingendo il mondo verso un’era di rischio costantemente elevato.
Tensioni politiche, conflitti, cambiamenti climatici, calamità naturali e ogni tipo di minaccia diventeranno sempre più parte di una valutazione complessiva che impatterà gli equilibri e le condizioni di sicurezza.
La globalizzazione, originariamente maturata in termini economici e macroeconomici, si sta propagando oggi, in maniera esponenziale, grazie all’uso di nuovi strumenti, anche in altri settori che influenzano significativamente il mondo della sicurezza.
Sicurezza informatica: un campo di battaglia condiviso
L’era digitale ha portato una connettività e una facilità di comunicazione senza precedenti, ma con essa anche vulnerabilità sfruttate dai criminali informatici. La recente ondata di attacchi informatici, legata anche ai conflitti in corso ma non solo, ha messo in luce la fragilità delle difese individuali delle organizzazioni e ha sottolineato la necessità di una strategia collettiva di sicurezza. Questo approccio prevede la condivisione di informazioni sulle minacce, le best practice e le soluzioni tecnologiche tra aziende, governi e organizzazioni non governative. Mettendo in comune risorse e conoscenze, le parti interessate possono creare un’infrastruttura digitale più resiliente, in grado di resistere e adattarsi al panorama in evoluzione delle minacce informatiche. Emblematico quanto accaduto recentemente con l’operazione portata avanti da agenzie governative del Regno Unito e degli USA e dall’Europol che, oltre a sferrare un duro colpo a una delle più importanti reti criminali di hacker, ha messo a disposizione delle vittime di attacchi cyber dovuti ad un ransomware, una serie di soluzioni software di decrittazione volte a recuperare file indebitamente crittografati.
Cambiamenti climatici: garantire il nostro futuro ambientale
Il cambiamento climatico rappresenta un’altra area in cui è evidente il passaggio dalla sicurezza aziendale a quella collettiva. Le sfide ambientali del nostro tempo richiedono uno sforzo concertato che trascenda gli interessi aziendali individuali. Le aziende riconoscono sempre più il loro ruolo nel contribuire e mitigare il cambiamento climatico, orientandosi verso iniziative che danno priorità alla sostenibilità e alla gestione ambientale.
Gli sforzi di collaborazione, come gli impegni a livello di settore per ridurre le emissioni di carbonio e gli investimenti nelle tecnologie verdi, evidenziano come l’azione collettiva può portare a impatti significativi e positivi sulla sicurezza ambientale globale.
Il cambiamento climatico, inoltre, va considerato come minaccia all’agricoltura e di riflesso alle condizioni di vita di popolazioni a rischio, con conseguenze che vanno ad amplificare i fenomeni migratori e situazioni di insicurezza.
Sanità pubblica: una responsabilità collettiva
La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente dimostrato l’interconnessione tra gli interessi aziendali e la salute e sicurezza globali. La rapida diffusione del virus in tutto il mondo ha reso chiaro che la salute pubblica non è solo una preoccupazione nazionale ma globale, e richiede una risposta coordinata e internazionale. Dallo sviluppo e distribuzione dei vaccini agli sforzi di ripresa economica, la risposta alla pandemia ha evidenziato l’efficacia dell’azione collettiva nell’affrontare le crisi sanitarie pubbliche. Ha inoltre sottolineato la necessità di un quadro di sicurezza globale che includa la sicurezza sanitaria come componente di un ecosistema complesso e condizionato da fattori economici e statuali.
La strada da percorrere: sfide e opportunità
Adottare un approccio alla sicurezza collettiva comporta sfide, tra cui il coordinamento tra le diverse parti interessate, il bilanciamento degli interessi concorrenti e la garanzia di un accesso equo alle risorse e ai benefici.
Tuttavia, abbracciando i principi della sicurezza collettiva, le società possono promuovere un senso di responsabilità condivisa e di aiuto reciproco, gettando le basi per un futuro più stabile e sostenibile.
Man mano che andiamo avanti, la transizione dalla sicurezza aziendale alla sicurezza collettiva richiederà dialogo, innovazione e cooperazione continui.
È un viaggio che richiede pazienza, impegno e, soprattutto, una visione collettiva di sicurezza che valorizzi il benessere di tutti i membri della nostra comunità globale mediando tra diverse capacità ed esigenze.
Questo cambiamento di paradigma non riguarda solo l’adattamento alle nuove minacce; si tratta di reinventare il nostro approccio alla sicurezza in un modo che rifletta la natura interconnessa e interdipendente del mondo in cui viviamo oggi.
Giuseppe Mancini
Vicepresidente Asis Italy Chapter