Di Paola Guerra
Sono trascorsi poco più di venti giorni dal potente terremoto che ha colpito le regioni al confine tra Turchia e Siria nella notte fra il 5 e il 6 febbraio procurando una frattura della terra di 150 km che sembra però infinita, radendo al suolo 300.000 edifici e uccidendo già oltre 50 mila persone, coinvolgendo 23 milioni di persone secondo le stime di BBC.
Tra tutti i rischi naturali, i terremoti sono quelli che causano i disastri più mortali, con il 58% dei decessi totali dovuti a catastrofi tra il 2000 e il 2019 secondo i dati dell’UNDRR. L’effetto di un terremoto è ulteriormente amplificato quando colpisce aree particolarmente vulnerabili, dove potrebbero mancare infrastrutture resistenti e le esigenze umanitarie sono elevate.
A fianco alle informazioni di morti e perdite ascoltiamo le incredibili notizie di superstiti salvati da sotto le macerie dopo decine di giorni e osserviamo le prodigiose attività delle squadre di ricerca e soccorso dall’Italia e da tutto il mondo. Operano incessantemente per scavare sotto le macerie, per curare i feriti, per fornire cibo e nutrimento, per creare rifugi e campi che possano garantire protezione e riparo ai milioni di persone coinvolte.
L’assistenza deve raggiungere tutte le persone colpite, anche nel nord-ovest della Siria, dove milioni centinaia di migliaia di persone dipendono dall’assistenza umanitaria e stanno già affrontando un inverno rigido.
È il momento della solidarietà nazionale e internazionale per fornire assistenza immediata alle persone colpite. Sappiamo anche che serviranno anni per lenire le conseguenze di questa tragedia che lasceranno “segni” nella terra, nell’economia dei paesi oltre che nelle comunità, nelle imprese e nelle persone.
Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo (cit. Madre Teresa di Calcutta).
Abbiamo deciso di supportare e segnalare alcune delle organizzazioni che si stanno prodigando nei territori colpiti.
ANPAS: In una situazione complessa, tragica ed in continua evoluzione tutti noi possiamo fare la nostra parte con una prima azione concreta aderendo alla campagna di raccolta fondi che Anpas ha deciso di lanciare a favore delle popolazioni turche e siriane colpite dal sisma del 6 febbraio destinata alle attività di supporto logistico:
Dona qui: https://www.anpas.org/categoria-news-generale/3926-raccoltafondi-turchia-siria.html
CARITAS ITALIANA: impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con la Caritas in Turchia, Caritas Siria e la rete Caritas internazionale per offrire aiuto e sostegno. Due operatori di Caritas Italiana sono giunti ad Istanbul per affiancare la Caritas in Turchia nella gestione dell’emergenza considerata la complessità e la dimensione della crisi.
Dona qui: https://donazioni.caritas.it/
FONDAZIONE RAVA: La Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus è sempre in prima linea nelle emergenze che colpiscono i bambini e le loro famiglie. A poche ore dal devastante terremoto che lo scorso 5 febbraio ha distrutto una vasta area sul confine tra Turchia e Siria, la Fondazione si è attivata mettendosi al servizio delle Istituzioni e verificando le necessità più urgenti tramite contatti in loco. Stanno organizzando una risposta rapida ed efficace per rispondere a questa nuova emergenza.
Dona qui: https://dona.nph-italia.org
SAVE THE CHILDREN: In Turchia e in Siria Save the Children ha in programma di raggiungere un totale di 1,6 milioni di persone, tra cui 675.000 bambini. Ciò include 1,1 milioni di persone, di cui 550.000 bambini in Siria, e 500.000 persone, di cui 125.000 bambini, in Turchia. L’Organizzazione sta distribuendo cibo, ricoveri temporanei e generi di prima necessità, tra cui coperte, indumenti caldi, stufe e articoli per l’igiene e la sanificazione. Sta inoltre coinvolgendo un team di specialisti in servizi igienico-sanitari, che valuteranno le esigenze sul campo e sosterranno anche il governo nella sua risposta.
Per supportare la risposta all’emergenza di Save the Children, puoi fare una donazione qui: https://www.savethechildren.it/dona-fondo-emergenze#form-start