Dipendente non reperibile/scomparso dopo l’arrivo all’aeroporto di Yangon
Nel suo intervento al webinar ASIS “Comunicazione di Crisi”, Denis Olivo, Crisis Management Officer presso Fincantieri S.p.A., ha presentato lo scenario di un incidente che ha coinvolto un dipendente di un’Azienda australiana del settore Oil&Gas, scomparso dopo l’arrivo all’aeroporto di Yangon, in Myanmar.
Dopo aver confermato di essere arrivato in aeroporto e di avere con sé una serie di documenti commercialmente sensibili, il dipendente non si presenta però in hotel, dove ad attenderlo vi è un autista. Come da procedura, non riuscendo a contattare telefonicamente il dipendente, l’Autista informa il Security Operation Center aziendale (SOC) e il responsabile di turno sulla situazione in essere, al fine di attivare il welfare check. Lo stesso Autista, a cui nel frattempo è stato indicato di recarsi in aeroporto, ritrova il dipendente in stato di fermo per accertamenti presso le autorità di frontiera, senza che però sia stato comunicato il motivo del fermo. A questo punto, il SOC attiva il CMT e informa dell’accaduto tutte le funzioni coinvolte dall’incidente.
Viene dunque attivato il Piano di crisi predisposto per il Myanmar e vengono inviati due rappresentanti aziendali in Aeroporto, tramite i quali si accerta che il dipendente non è in possesso del telefono cellulare, motivo per cui risultava irraggiungibile. Dopo una serie di azioni intraprese a livello di CMT, al dipendente viene finalmente concesso l’utilizzo del telefono e dei propri oggetti personali e, una volta ottenuto il permesso di entrare in Myanmar, il dipendente conferma di non aver ricevuto le motivazioni del fermo. Recatosi in hotel, tra le varie misure adottate al fine di garantire il suo benessere psico-fisico, al dipendente viene assegnato un CPO per tutta la permanenza nel Paese.
L’esempio illustrato dimostra quanto sia fondamentale essere preparati alla gestione di una situazione di emergenza e quanto una pianificazione attenta sia fondamentale per garantire la chiarezza del flusso di comunicazione in caso di incidente.
di Eleonora Noventa